SCEGLIERE UN SERVIZIO DI PIATTI COME UN IRRINUNCIABILE PAIO DI SCARPE
In questo periodo alcuni settori, in particolare il settore della moda, stanno riflettendo sulla sostenibilità del proprio modello di produzione e consumo, per capire come avvicinarsi a modalità di sviluppo compatibili con l’ambiente e la giustizia sociale.
Il Covid non è un mostro, ma un virus innescato, anche se indirettamente, dal nostro modo di vivere e di consumare le risorse del Pianeta. Ci dicono che potrebbe essere influenzato dall’inquinamento, dalla mancanza di ambienti naturali per le specie animali selvatiche e da uno stile di vita che indebolisce il nostro sistema immunitario. Il nesso tra queste tematiche e la produzione massiva e a ciclo continuo di prodotti usa-e-getta è abbastanza intuitivo.
Il settore dell’arredo made in Italy in realtà è attento da anni alla provenienza delle materie prime e legato inscindibilmente alle competenze artigianali; sta già lavorando all’implementazione di un’economia circolare, per ridurre gli sprechi e progettare a partire da materiali di recupero o ricondizionati.
PiattoUnico appartiene alla categoria dei complementi d’arredo, che definirei una terra di mezzo tra arredo e moda, almeno negli ultimi anni: è design per casa e come tale in teoria fatto per durare ben più di una stagione, ma segue (e a volte scimmiotta) i trend della moda, quasi come fosse un accessorio: un paio di scarpe o una borsa.
Sul mercato delle “stoviglie” (termine vetusto!) si trovano tanti prodotti e tanti interlocutori diversi e non è affatto semplice ricostruire la catena di produzione che include supporto ceramico, stampa della decalcomania oppure decorazione a mano e cottura a terzo fuoco. Lo stesso uso del termine made in Italy è generico e molto spesso è riferito a uno solo di questi passaggi.
· Piatti firmati da brand come Hermes, Gucci (che ha acquisito l’amatissima Richard Ginori), Versace e Lacroix oppure da tradizionali produttori di stoviglie in porcellana come Rosenthal e Villeroy&Boch oltre alla già citata Manifattura Ginori. Anche Fornasetti può ben dire di essere diventato un grande classico ormai.
> Prezzo alto, produzione Italia/Europa, grandi quantità
· Piatti standard come Tognana ed Excelsa e tanti altri prodotti in white label, spesso decorati in modo divertente e piacevole e distribuiti da catene di negozi come Ikea, Maison su Monde, Kasanova.
> Prezzo basso, grandi quantità, produzione in Cina, grandi quantità.
· Piatti di design, una categoria cresciuta di recente e che ospita nomi come Bitossi, Seletti, Taitù e naturalmente tantissimi altri piccoli marchi di nicchia. Sono stoviglie che diventano oggetti del desiderio perché riescono a captare i trend e a fondere comunicazione e distribuzione, emergendo sul mercato.
> Prezzi variabili, produzione in Cina, grandi quantità
· Piatti artigianali, strettamente legati a un territorio e a delle competenze: a Milano c’è Laboratorio Paravicini, mentre molti altri prodotti sono identificati dal luogo di produzione come le Ceramiche di Bassano, d’Este, di Faenza mentre in Francia ci sono nomi più conosciuti come Astier de Villatte e Gien.
> Prezzi variabili, produzione Italia/Europa, piccole quantità
In questo contesto, PiattoUnico è una realtà particolare perché collabora con diversi laboratori ceramici, con l’obiettivo di creare oggetti di design di richiamo internazionale anche se artigianali italiani al 100%, e lavorando sull’unicità delle sue proposte, legate all’unicità delle produzioni locali. Impresa non facile, che però ci appassiona tanto :)
Sono cresciuta con il concetto di sviluppo sostenibile ben stampato in testa: non si tratta soltanto di rispettare l’ambiente e non sprecare risorse, ma anche di permettere ad alcune attività intimamente legate a un territorio e a una storia, come lo sono i laboratori artigiani ceramici, di proseguire il proprio lavoro dando continuità a un patrimonio di conoscenze, storia e identità territoriali.
E poi c’è il rapporto con i clienti che devono diventare dei veri e propri partner: è importante stabilire una comunicazione franca e chiara per costruire un rapporto di fiducia.
Il nostro progetto è nato con il recupero di ceramiche di manifatture storiche italiane, reinterpretate in un’ottica contemporanea.
Poi siamo passati alla collaborazione con gli artigiani: micro-imprese familiari, piccoli laboratori radicati sul territorio che portano avanti una tradizione artistica e produttiva e creano occupazione locale. Quasi sempre troviamo questi laboratori seguendo le tracce lasciate dalle manifatture ottocentesche italiane più famose, ognuna delle quali tramanda un patrimonio diverso di forme e decorazioni.
Seguire i principi dello sviluppo sostenibile porta obbligatoriamente a privilegiare la qualità sulla quantità.
Producendo “il giusto”, cioè i prodotti che possono essere gestiti dagli artigiani e che possono essere assorbiti dal mercato senza lasciare invenduto, il prezzo per singolo prodotto aumenta. Se un prodotto richiede l’intervento manuale di una persona con uno stipendio dignitoso, non potrà costare quando un piatto realizzato in modo industriale a ciclo continuo. Inoltre producendo meno pezzi saltano le “economie di scala” per spedizioni e trasporti, cotture, costi di progettazione e creatività.
Ecco perché i prezzi dei prodotti di PiattoUnico sono onesti, ma non possono essere bassi: realizzare 10.000 piatti in Cina e 100 piatti in Italia rappresentano due filosofie diverse e hanno una ricaduta incredibilmente diversa su persone, ambiente e costi.
In un interessante webinar del Politecnico di Milano dedicato ai brand di lusso, sono rimasta piacevolmente stupita dalle caratteristiche elencate come “wish-to-have” per un prodotto di lusso:
- Durevole
- Gentile
- Ispiratore
- Rispettoso
- Originale
- Autentico
Mi sono resa conto che i pezzi di PiattoUnico rispondono a molte di queste caratteristiche: sono realizzati per durare, non solo per la natura del materiale ceramico, ma anche grazie a un design che vuole essere di impatto ma discreto, in modo che non venga a noia.
Il termine “gentile” mi piace tantissimo e lo sposo appieno come modo di essere e di relazionarsi con tutti gli interlocutori: fa la differenza!
Il rispetto per il lavoro di tutti è essenziale, abbiamo già dedicato un paragrafo a questo concetto nella pagina “About”: il rispetto per la tradizione, per le competenze, anche per il proprio lavoro e per le esigenze dei clienti.
Su autenticità e originalità delle ceramiche di PiattoUnico non sono io a dover spendere molte parole: certamente è un nostro obiettivo, diteci voi se lo stiamo raggiungendo :)
Pensare che i nostri prodotti possano essere considerati un piccolo, accessibile lusso quotidiano, è interessante soprattutto considerandone la sua accezione più ampia, nomade e simbolica: come il desiderio di esprimere la nostra personalità e le nostre emozioni anche attraverso i prodotti che scegliamo di acquistare.
I nostri oggetti non sono uno status symbol perché hanno un’anima intima, una dimensione personale e privata. I nostri clienti spesso ci assomigliano: sono persone curiose, cercano qualcosa di diverso da sentire come proprio.
Se PiattoUnico come progetto ha come obiettivo la continuità tra memoria e futuro, tra genius loci e gusto senza frontiere, ogni singolo oggetto nasce dalla volontà di aprire una conversazione dai toni discreti ed essenziali, che suggerisca la riscoperta dei gesti semplici e dei giusti tempi, trasformando in rituale la routine quotidiana.
E voi cosa considerate lusso?
Un oggetto o un servizio esclusivo, quasi irraggiungibile?
Un brand di moda?
Un pezzo unico?
Un prodotto personalizzato?
Se avete davvero un paio di scarpe preferito, vorreste che non si rovinasse mai e durasse per sempre, perché sai quanto sarà difficile trovarne un altro paio uguale. Il lusso per noi è trovare l’oggetto che ci aiuta a definire il nostro stile personale, potersi permettere di acquistarlo e usarlo il più a lungo possibile.