COME ARREDARE UNA PARETE CON PIATTI DECORATIVI (1/3): LA VALUTAZIONE
Vi piacciono i piatti decorati e vorreste appenderli, ma non sapete bene da dove cominciare e non vi attrae l’idea di utilizzare piattaie retrò?
Le possibilità sono davvero tantissime e il bello è che i piatti appesi possono dare grandi soddisfazioni sia a chi preferisce lo stile minimal, sia a chi ama un approccio più ricco e magari ha una vera e propria collezione, con tanti pezzi a disposizione.
Si possono realizzare eleganti composizioni di design con ceramiche artistiche artigianali, piatti moderni come quelli di Fornasetti, ma anche con piatti vintage o ricordi di famiglia.
PiattoUnico crea anche piatti artistici, pezzi unici che costituiscono un’alternativa a quadri o stampe e in questi anni ci siamo fatti una bella esperienza nel realizzare composizioni e appenderle al muro di negozi, stand e showroom.
Eccoci allora a condividere qualche suggerimento per arredare la vostra parete con criterio, come un Interior designer.
L’argomento è ampio, dedicheremo quinti tre post all’argomento:
· LA VALUTAZIONE
Osservare prima di cominciare
· LA COMPOSIZONE
Come disporre i piatti da appendere
· L’ESECUZIONE
Come fare in pratica
LA VALUTAZIONE: PRIMA DI COMINCIARE A PROGETTARE LA VOSTRA COMPOSIZIONE, STUDIATE CON OCCHIO CRITICO I PIATTI A DISPOSIZIONE PER UTILIZZARLI AL MEGLIO
1. DIMENSIONE DEI PIATTI
I vostri piatti hanno sempre lo stesso diametro e la stessa forma? Se vi attraggono composizioni libere, che si muovono sulla parete un po’ come nuvole o fiamme, di solito è meglio avere a disposizione una certa varietà di dimensioni. Se avete piatti tutti uguali, potrete sempre orientarvi sulle composizioni più simmetriche o concentrate in uno spazio della parete.
Se possibile, scegliete almeno qualche pezzo che non abbia le dimensioni classiche dei piatti sui quali mangiamo: questi possono risultare, una volta al muro, un po’ troppo ordinari.
2. PROVENIENZA, EPOCA E QUALITA’ DEI PIATTI
Mescolare piatti anche molto diversi si può! Fate però attenzione ai colori, in primo luogo il colore di base dei piatti… anche e soprattutto il bianco, perché i piatti di ceramica e di porcellana presentano una gamma di sfumature che vanno dall’avorio al bianco ghiaccio, e insieme non sono sempre una gran cosa, soprattutto in caso la vostra composizione sia di pochi elementi.
È più facile mescolare tra loro piatti colorati e piatti della stessa epoca, e aiuta molto lavorare su una parete colorata, anche rivestita di carta da parati.
3. PROGETTO IN FIERI?
Una volta realizzata, la composizione vol vostro muro può essere modificata e ampliata, ma non è così semplice, quindi il consiglio è di scegliere la soluzione che valorizza al meglio i piatti che avete ora.
Quando la vostra collezione si arricchirà di nuovi pezzi, valuterete l’opportunità di lavorare su quanto già realizzato, magari con qualche sostituzione, oppure se scegliere un altro muro da arredare.
4. GEOMETRIA E SIMMETRIA
Sono utilissime per appendere piatti a una parete, magari per la prima volta, perché aiutano a dare un ordine rassicurante alla composizione. Lavorare su un’area ben stabilita e su un forma vi consente di avere una specie di griglia da seguire. Potreste poi rendervi conto che non è il vostro punto di arrivo.
Se amate i piatti, è anche per le loro forme organiche, che consentono composizioni “studiatamente libere”, magari lavorando su su diagonali o linee rette, ma poi modulando la posizione dei singoli piatti, come note su un pentagramma invisibile.
5. NON SOLO PIATTI
E appendere alla parete un mix di piatti, quadri e altri oggetti? Perché no! La difficoltà cresce un po’, inutile negarlo, ma si possono ottenere risultati davvero molto interessanti e originali, mescolando piatti a cornici, quadri e stampe, ma anche oggetti come cappelli, vassoi, cesti e altri piccoli oggetti vintage.
Se vuoi, leggi il secondo post, dedicato alla definizione della vostra personale COMPOSIZIONE DI PIATTI decorativi da appendere alla parete.
Se vuoi scambiare qualche opinione, scrivici!